martedì 30 agosto 2016

WWOOF

Viaggiare low cost alla scoperta delle fattorie biologiche

Stanchi delle solite vacanze in posti che conoscete fin troppo bene? Per i nostri lettori-viaggiatori e per tutti quelli che hanno voglia di mettersi in gioco, oggi parliamo del wwoofing (world wide opportunities on organic farm), un movimento che esiste già da tempo ma che non tutti ancora conoscono. 

Nata in Inghilterra negli anni '70 tramite annunci sul giornale e diffusasi poi negli anni seguenti grazie al web, quest'iniziativa è stata accolta in numerosi Stati in tutto il mondo, tra cui anche l'Italia.


Di cosa si tratta?

Attraverso il wwoof si ha l'occasione di svolgere un periodo di volontariato presso una fattoria biologica in tutti i Paesi che aderiscono al progetto. Non preoccupatevi se non conoscete la lingua: sapere un minimo di inglese sarà sufficiente, in quanto il lavoro è tutto manuale. Il costo è minimo: basta munirsi di una tessera annuale che comprende anche l'assicurazione. Arrivato sul posto, il volontario svolge 4 o 5 ore di lavoro al giorno durante la settimana e in cambio viene remunerato con vitto, alloggio e innumerevoli insegnamenti. Requisiti necessari: passione per la natura, curiosità, collaborazione e tanta voglia di imparare. 


Che cosa si fa concretamente?

Occuparsi dell'orto, sfamare e pascolare gli animali, fare piccole riparazioni, vendemmiare, cucinare... Il lavoro in campagna non manca mai e le occupazioni possono essere svariate, anche a seconda della stagione e del luogo. Il volontario, pur non essendo remunerato, è tenuto a comportarsi in modo serio e a svolgere le mansioni a lui affidate; allo stesso tempo il padrone di casa deve rispettare il lavoratore mettendolo a proprio agio e accogliendolo nella famiglia. 


Che tipo di fattorie sono?

Aziende private, eco-villaggi, agriturismi, comunità...Le fattorie associate possono essere di diverse tipologie ma legate da un comune denominatore: utilizzo di metodi biologici e rispetto per la natura e gli animali. In Italia gli iscritti sono numerosi e si contano circa 800 cosiddette fattorie-host.


Per gli amanti della natura che non hanno mai avuto occasione di vivere veramente la campagna, il wwoofing è un'ottima occasione per entrare in contatto con la terra e comprendere a pieno cosa significa cibarsi dei propri prodotti ed essere autosufficienti. 

Il progetto è aperto a tutti: giovani, adulti, famiglie con bambini, e a chiunque voglia sfruttare al meglio il proprio tempo libero, impiegandolo in qualcosa di utile e produttivo. Chi non ha paura di sporcarsi le mani potrà reimparare l'antico mestiere del nonno (o bisnonno) e far sì che non vada a perdersi: la terra ha bisogno di persone che la amino e che imparino a godere dei suoi prodotti con i giusti metodi!



Egle M.

Nessun commento:

Posta un commento